Due corde dello stesso diametro e fatte dello stesso materiale (in condizioni di  parità di l. vibrante ed intonazione), secondo la formula delle corde,  manifestano anche la medesima tensione di lavoro. Questo è però vero a condizione che il diametro rimanga il medesimo, per entrambe, anche in stato di trazione.

In pratica questo si verifica soltanto se si è in presenza di corde fatte esattamente nella medesima, identica maniera.  In altre parole esse devono manifestare -a parità di Kg- lo stesso cedimento longitudinale e, di conseguenza, la stessa riduzione percentuale di diametro (evidenziato ad esempio dallo stesso numero di forniti giri al pirolo in fase di accordatura).

Un corda tipo Venice, per sua natura, si allunga molto di più di una in alta torsione ordinaria. Di conseguenza, a parità di frequenza di intonazione, il suo diametro si ridurrà percentualmente di più.

Da qui la necessità di utilizzare un calibro di partenza un pò più grosso: sotto tensione, il nuovo assetto di calibro andrà ad eguagliare quindi quello della corda ordinaria .

La tensione di lavoro sarà dunque finalmente eguale.

In pratica il diametro corretto di una Venice si ottiene moltiplicando per il coefficiente 1,07  il calibro di una data corda in alta torsione da rimpiazzare.