La ricerca della giusta tensione di lavoro di uno strumento è un dato sostanzialmente empirico, legato al tipo di strumento, al tipo di corde ed alla sensibilità del musicista.
Non esistono in altre parole formule matematiche apposite.
Suggeriamo pertanto la seguente procedura: montare sullo strumento (indifferentemente a pizzico o ad arco) una seconda o terza corda di diametro noto e che si ritenga teoricamente idoneo. Portare quindi in intonazione la corda e verificare allora se la stessa appare (secondo la propria sensibilità) troppo molle o troppo tesa. A questo punto abbassare (od innalzare) di tanti semitoni quanto sono necessari perché la corda sia portata al giusto valore di tensione; vale a dire, secondo il proprio soggettivo gusto: ovverossia né troppo molle né troppo tesa.
Applicare ora la seguente formula:
Corda che era in origine troppo tesa: moltiplicare (per tante volte quanti sono i semitoni in meno che si è dovuto calare di intonazione) il diametro di partenza per il valore 0,944: ogni volta che si esegue la moltiplicazione si avrà una riduzione di un semitono nel diametro
Corda che in origine era troppo molle: moltiplicare (per tante volte quanti sono i semitoni in meno che si sono dovuti innalzare di intonazione) il diametro della corda per il valore 1,059: ogni volta che si esegue la moltiplicazione si avrà una crescita di un semitono nel diametro.
Richiedere nuove corde arrotondando il valore determinato mediante il calcolo al diametro commerciale immediatamente prossimo.
Esempio: ho montato sul mio liuto (o strumento ad arco in genere) una quarta corda di diametro 82 ma, posta in intonazione, è troppo leggera di tensione.
Risposta: partendo dalla corda posta in intonazione corretta innalzarla di un semitono alla volta sino a che la tensione non risulti soggettivamente giusta.
Mettiamo che siano necessari due semitoni di innalzamento: moltiplicare per due volte il diametro di partenza (82 mm) con il coefficiente 1,059: il diametro corretto sarà di 91,9 mm, ovvero una 91 commerciale.